L’Osservatorio : nei guai  il GIP Paolo Andrea Taviano per aver fatto “copia e incolla” della richiesta del PM senza valutare autonomamente gli indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari degli accusati. Il risultato è che 7 uomini e 4 donne di Cassino ritenuti responsabili di spaccio di stupefacenti sono stati posti in libertà, perché l’aver copiato l’ordinanza del PM, completa di errori di battitura non è deontologicamente corretto e ha generato come effetto la nullità del provvedimento di carcerazione.

                                                                                                           

Il punto è che il GIP probabilmente era troppo preso da altro,  a predisporre, per esempio l’oscuramento delle pagine del giornale online “Fanpage” in cui si parlava dei 49 milioni illecitamente carpiti dalla Lega e  delle intercettazioni dell’ex segretario all’Economia Claudio Durigon che vantava la “vicinanza” con i vertici della GdF.

Riportiamo per cronaca che il magistrato in questione è stato candidato alle elezioni regionali del Lazio e alle Politiche del 2013 con i neofascisti del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore, dichiarando nel proprio profilo di essere “orgoglioso del passato da militante e simpatizzante della destra sociale sin dalla giovanile adesione al Fuan e all’Msi”.

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