Sabato 22 novembre si è tenuto a Nanterre, a pochi chilometri da Parigi, l’incontro della estrema destra europea intitolato: “Risveglio delle nazioni”.
di Daniel Dova pubblicato in Obs/Rue89 il 13 dicembre 2014
ll documento che pubblichiamo mostra come l’internazionale dell’ultra destra, che si estende fino ai neo-nazisti di Alba Dorata in Grecia, cerca di organizzarsi per approfittare della crisi europea.
La manifestazione si è tenuta a porte chiuse, in teoria, senza giornalisti. Questo rapporto (scritto sotto pseudonimo) ci è comunque arrivato e il contenuto del discorso mostra le ossessioni di questo movimento e la sua strategia di infiltrazione nei movimenti popolari, tra cui il suggerimento che l’estrema destra infiltri le ZAD (zone di difesa, le aree del territorio difese dalle speculazioni tipo la TAV (NdT) ).
Una lettura per capire cosa è in gioco in questa frangia situata ai margini del sistema.
Pierre Haski
I principali partiti di destra del continente hanno risposto alla chiamata di GUD (Gruppo Unione Difesa), come i greci di Alba Dorata e gli italiani di Casa Pound.
Nessun giornalista è stato accettato all’ingresso. Un team del “Petit Journal” su Canal + ha tentato il colpo, ma senza successo. Unico giornalista presente, in incognito, sono riuscito a entrare e a registrare i discorsi qui riportati.
Un tuffo in un microcosmo sconosciuto che sta diventando sempre più diffuso in Europa, ma anche in Francia, e ha potuto riunirsi impunemente nella periferia di Parigi.
Il luogo della riunione è stato comunicato solo la mattina stessa su Internet, come di consueto per questo tipo di incontri.
Lasciando la RER (ferrovie regionali), ho raggiunto a piedi il luogo della riunione, una piccola passeggiata di quindici minuti in una zona semi-industriale, che si trova dietro i binari della ferrovia. Di fronte a me, due giovani a piedi, seguito da un solo uomo, poi da una coppia. Tutti si dirigono verso il luogo della riunione.

Alla fine di una piccola strada si trova lo spazio Jenny. Una sala conosciuta da pochi anni per le sue serate di wrestling amatoriale. Oggi, ospita regolarmente dei matrimoni: 300 posti a sedere, una pista da ballo, un palco …
Oltre 300 persone (600 secondo gli organizzatori) si erano dati appuntamento: tutto ciò che l’Europa ospita di nazionalisti radicali, nazional-rivoluzionari, neo-fascista e neo-nazisti erano presenti a Nanterre per una giornata di dibattiti seguita da un concerto serale.
All’ingresso, un piccolo passaggio che lascia passare le persone con il contagocce. Nessuna perquisizione in questa fase, ma uno sguardo indagatore che non incoraggia al cameratismo e tantomeno a delle parole.
Sandwiches “garantiti non-halal” (il cibo permesso dalla religione islamica, NdT)
Un piccolo cortile dove i fumatori si accalcano a fumare l’ultima prima dell’inizio del “incontro europeo 2014” di estrema destra. I capelli sono spesso corti se non rasati, i tatuaggi si intravedono sopra il collo o fuori le maniche, i vestiti sono neri o scuri, le scarpe in cuoio sono rinforzate in punta … Molte magliette, distintivi o patch ricordano l’appartenenza di questo piccolo mondo alla cultura di estrema destra: croci celtiche, aquile, ecc
Davanti la porta della stanza, un uomo e una donna sono preposti alla perquisizione. Controlli normali, passo il controllo senza troppe difficoltà. Non hanno trovato il mio registratore, e posso avvicinarmi alla cassa. 20 euro l’ingresso, un bracciale blu come souvenir. Si può anche acquistare i biglietti per il bar, 10 euro quattro biglietti, che si scambiano con birra o panini “garantiti non halal” mi suggerisce un partecipante.
Il tutto è gestito da GUD, che ha dovuto, secondo le nostre stime, fare un bell’incasso con l’evento. Osserviamo che nessuna ricevuta di acquisto è fornita, né scontrino, niente. Tutta la vendita è chiaramente in nero.
Diversi gruppi o partiti europei avevano risposto alla chiamata di GUD Parigi, tra i più importanti:
- per la prima volta di passaggio in Francia, i greci di Alba dorata, terza formazione politica del paese dop0 le ultime elezioni;
- gli italiani di CasaPound, gruppo neofascista che vanta 5,000 militanti ;
- gli spagnoli di MSR e della Liga Joven che, anche se in tono minore, cominciano a trovare sempre più spazio dall’altro versante dei Pirenei ;
- i Belgi di Nation ;
- i Ciprioti d’Elam ;
- i francesi del Mouvement d’action sociale e i rappresentanti di Synthèse nationale, sito web molto conosciuto nella fasciosfera.
Nella sala, si discute, l’atmosfera è amichevole ( “Siamo tra noi!” Ho sentito più volte). I “congressisti” camminano tra i pochi stands in cui ciascun gruppo può vendere gadget, qualche gruppo musicale anche.
« Yes we can »… con Hitler

Si Distribuiscono adesivi “Mangiare halal nuoce gravemente alla salute”), si fa promozione della propria associazione, come nel caso di Martial Roudier (condannato nel 2012 per aver accoltellato un attivista di sinistra a sei mesi di prigione) che presenta Réseaux Identités , il cui programma sembra evidentemente chiaro.
Un po’ più lontano, uno stand vende adesivi che prendono le immagini del manifesto e lo slogan “Yes We Can” di Barack Obama … Se non fosse che il presidente degli Stati Uniti è sostituito da Adolf Hitler.
Uno stand per Présent, un altro per Synthèse nationale, che offrono una letteratura piuttosto marcata: François Duprat, Dominique Venner, libri negazionisti … Tutto il catalogo è su Internet.
Sopra il piccolo palcoscenico sul quale i relatori prenderanno posto, le bandiere dei partiti presenti: Alba Dorata, MAS, GUD, MSR …

Nessuna traccia di quello di CasaPound, il movimento neo-fascista italiano, il cui leader, Gianluca Iannone, è comunque la grande stella di questo incontro.
Ma questo movimento che sta prendendo molto piede in Italia ha sempre negato di avere rapporti con i gruppi neo-nazisti, ancor più oggi che il partito cerca di trovare un accordo elettorale con il potente partito della Lega Nord.
Xenofobia, patriottismo e complottismo
Nel corso della discussione, ho constatato che le idee sono molte e varie, i riferimenti a volte sorprendenti, i nemici sono spesso gli stessi, anche se non sono nominati direttamente. Il linguaggio è stranamente gentile, come se anche loro cercano una sorta di ‘sdemonizzazione’ che dovrebbe consentire loro di guadagnare un po’ più nelle coscienze della gente.
Più di un’ideologia comune, è una cultura che unisce la xenofobia, il patriottismo e la visione del mondo complottista che sarà il filo conduttore per tutto il pomeriggio.
La paura della “grande sostituzione” teoria del ideologo di estrema destra Renaud Camus, è uno dei temi principali della giornata. I martiri di estrema destra sono costantemente citati, applauditi, per meglio marcare il valore dell’impegno preso da questi attivisti radicali.
I riferimenti sono a volte di parte, detti con il tono della confidenza da scolari, con un occhiolino. Si sberleffano le morti di Clemente Meric (militante di sinistra assassinato il 5 giugno 2013 dai fascisti di Jeunesses Nationalistes Révolutionnaires) o Rémi Fraisse (giovane botanico francese impegnato nella difesa dell’ambiente, ucciso da una granata lanciata da un gendarme il 26 ottobre 2014) senza citarli direttamente, si abiura il potere degli apolidi della finanza, accusando sionisti e massoni …
Un’altra sorpresa, nessuno prende appunti. Nessuno. Tutti ascoltano con calma, quasi religiosamente, ridono quando si deve, e applaudiscono quando si deve applaudire.
E nel mio caso, non bisogna scordare di farlo per paura di essere scoperti.

Benvenuti al «risveglio delle nazioni» 2014
Chi parla per primo è il capo del GUD Parigi, Logan Djian. attivista di estrema destra, è il leader del gruppo unione difesa, questo gruppo fascista ultra-violento vietato per molti anni.

Senza essere troppo conosciuta, è una figura del microcosmo dell’estrema destra. L’abbiamo visto in particolare al processo contro Dieudonné, dove si è sentito gridare “Shoananas” in difesa del “comico”.
Lo vediamo qui nel profilo di Facebook a fianco di un Maréchal Le Pen Marion sorridente.
Oggi, non farà un discorso, ma darà il tono:
“Questo primo congresso europeo in Francia è principalmente destinato a creare collegamenti tra i paesi europei, tra gli spagnoli, italiani, greci, francesi e belgi. Secondo obiettivo è ovviamente quello di capire i problemi che ci sono in Europa, sia problemi di repressione, come si è visto in Grecia in questo momento, sia problemi economici con la crisi sociale in Europa, e che siano anche i problemi legati all’immigrazione di massa e la sostituzione della popolazione.
Logan Djian du GUD Paris
I belgi vicini di Civitas
Primo intervento, il movimento belga Nazione: movimento di estrema destra belga francofono, Nazione è stata fondata nel 1999 da Hervé Van Laethem, una figura conosciuta belga di estrema destra, condannato per razzismo nella giustizia del suo paese per ,due volte, nel 1997 e nel 2006.
Vicino al movimento cattolico integralista Civitas, Nazione si presenta alle elezioni senza per ora ottenere successi elettorali. Dopo aver elogiato i martiri della causa di estrema destra, tra cui lo scrittore ed ex numero due del Fronte Nazionale François Duprat, il rappresentante di Nazione si lancia in un appello in favore dell’esercito siriano di Bashar Assad:
“Parlando di sacrificio, anche se non è tema di oggi, ci tenevo a riferirvi, perché mi hanno chiesto di farlo, ovunque io vada in Europa, di portare il saluto dell’esercito siriano. A Damasco, ci sono stato tre settimane fa, questo è quello che mi è stato chiesto di fare. Dire agli europei che questa guerra è anche la guerra d’Europa. Se la Siria cade domani, i jihadisti si rivolgeranno all’ Europa, sono già in Europa. E da qualche parte, indirettamente, l’esercito siriano lotta anche per l’Europa. Non è solo il dovere, ma anche l’interesse dei paesi europei nel sostenere il regime siriano. “
Segue un “scherzo” di estrema destra, in riferimento alla morte di Clemente Meric militante antifascista e del Zadista Rémi Fraisse:
“Aneddoticamente, abbiamo visto nel mese di aprile i nostri attivisti che si sono duramente confrontati con i militanti antifascisti, che hanno preso la batosta della vita. E ‘interessante perché mi era sembrato di capire che i vostri, di antifascisti, erano un po’ fragili, [risate in sala) … Ci sono quelli che muoiono per uno schiaffo, ci sono quelli che muoiono quando c’è un grosso petardo esplode accanto a loro [risate in sala], quindi il consiglio che vi do, come straniero, è quello di nutrirli bene, perché se non, alla fine … ”
Spagnoli nostalgici del franchismo
Dopo qualche applauso, i Belgi passano la parola agli spagnoli del MSR, un piccolo partito di estrema destra spagnola nato nel 1999. Sostenitore di un’ideologia nazional-rivoluzionaria, integra i rivoluzionari nazionali, con i falangisti dissidenti (sostenitori del dittatore Franco) e gli anarco-sindacalisti.
Il leader del movimento, Jordi de la Fuente, che è presente:
“Siete voi, siamo noi, i camerati europei qui presenti, con il ricordo dei camerati caduti in combattimento, che siamo condannati a vivere nelle tenebre. Condannati a essere schiacciati sotto la minaccia di una “verità” che è falsa, e che uccide. Condannati ad essere schiacciati dalle lobby dei senza patria, che uccidono i bambini siriani, palestinesi, ucraini, mentre ama il suo Dio denaro. Noi saremo dunque i cattivi della storia. Camerati, abbracciate queste condanne, abbracciate le vostre catene e alziamoci in questo mondo in rovina, facciamo bollire il sangue europeo che scorre nelle nostre vene per schiacciare questo sistema. Abbiamo in noi i tre ingredienti che il sistema non è in grado di controllare: i giovani, l’amore e la rivoluzione! “
Alla fine dell’intervento MSR Logan Djian fa spengere le telecamere del GUD che riprendono il Congresso, in modo che “camerati” della Liga Joven parlino.
Questo piccolo gruppo di estrema destra, fatta di giovani lavoratori e studenti, è la sezione giovanile del MSR, anche se mantengono un’organizzazione separata e una qualche forma di indipendenza. Sono nel bel mezzo di un’indagine in Spagna per associazione illegale e altri atti di violenza.
Quindi non sono in nessuna delle immagini si possono trovare sui siti web di questi gruppi o sulle loro pagine di Facebook. Il nome del suo rappresentante, non sarà pronunciato al microfono. Quest’ultimo se la prende con i suoi migliori nemici, i sindacati spagnoli di sinistra che li hanno “demonizzati” trattandoli da fascisti:
“Nel mese di giugno 2014, il sindacato degli studenti di sinistra in Spagna ha sposto querela davanti allo Stato spagnolo contro il Liga Joven, lamentandosi che a ciascuno dei loro eventi, la Liga Joven interveniva solo per mandare tutto all’aria. Secondo loro, il nostro obiettivo è sempre quello di creare problemi. Perché si sono lamentati in realtà? Perché hanno paura di perdere il loro monopolio. Essi ricevono sovvenzioni dallo Stato, e non vogliono perderli. Da 30 anni lavorano per gli studenti e malgrado tutte le loro sovvenzioni, non hanno raggiunto nulla. […] Dopo questa denuncia, nel giugno del 2014, quindici membri della Liga Joven sono stati arrestati per motivi di “associazione illegale”, anche se la Liga Joven è ufficialmente registrata come partito. Dicono che siamo sempre alla ricerca del conflitto, quasi un gruppo terroristico … Essi hanno inoltre fatto istanza per impedirci di manifestare, perché secondo loro, la nostra presenza sarebbe una violazione della loro libertà di espressione. Ironia della sorte, perché non abbiamo il diritto di manifestare, ci hanno espellere. “
Roland Hélie : Nanterre, una «rivincita»
La prima parte sarà chiusa da Roland Hélie. Figura dell’estrema destra radicale francese, ha collaborato a numerose riviste (National Hebdo, Initiative nationale) di questo movimento, prima di diventare l’animatore del sito Sintesi nazionale, quotidiano di informazione nazionalista e identitaria.
E’ il partecipante più vecchio di questo incontro, e ricorderà un aneddoto che mostra l’impegno dei sostenitori del GUD nella storia del movimento:
“Siamo riuniti oggi a Nanterre. Certamente i più giovani di voi non c’erano il 12 dicembre 1980. In quel giorno, GUD discese all’università per distribuire volantini. E’ ‘andata molto male. C’erano decine di feriti, decine di arresti, c’era un treno RER distrutto – questo non è il più grave, si potrebbe dire – soprattutto è stata una sconfitta militare per la GUD. Oggi siamo riuniti a Nanterre, bene io lo considero una vittoria, la vendetta per quella sconfitta, che si può applaudire [applausi].
“ Dopo la pausa è stata la volta di Arnaud Robert, il rappresentante del Movimento di Azione Sociale (MAS), che sarà il più applaudito della giornata.
Il MAS è un piccolo gruppo che cerca di andare sui terreni sociali, culturali, politici e sindacali per convincere il “popolo” a svegliarsi contro coloro che vogliono “uccidere la nostra razza».

Dopo aver salutato le vittorie elettorali dei movimenti nazionalisti in Europa (“I movimenti nazionalisti segnano dei punti. Questa è la rivolta dei popoli. Si tratta di una sorta di protesta popolare, diffusa, multiforme, ma profonda e di grande ampiezza, molto più grande di quanto si creda. “), ha invitato i partecipanti a una messa in discussione del metodo di lotta. I berretti rossi, le cooperative agricole, i nazionalisti dovrebbero anche essere presenti nella ZAD:
“Vorrei anche dire che le ZAD, le aree da difendere, sono derivate in qualche modo da questo movimento. Cerchiamo di essere chiari, non ho alcuna simpatia per i clown dreadlocks (rasta?) che ballano davanti alla polizia. Ma credo di avere ancora meno simpatia per le forze del disordine che rappresentano le forze dell’ordine. Quindi, in ogni caso, al posto di questi cornuti nel ZAD, forse dovremmo esserci noi. Perché chi sono i primi difensori della terra? Chi sono i primi difensori della loro terra? Chi sono i primi difensori delle radici su cui si fonda la nostra identità? NOI ! NOI ! NON LORO! […] Loro vogliono il caos. Hanno sempre voluto questo. Noi vogliamo un nuovo ordine. Questo è ciò che ci differenzia fino alla fine, e questo è ciò che ci impedirà di pensare la stessa cosa, alla fine, ma per certi aspetti le loro analisi sono accurate. Tra cui la designazione del nemico. ”
Il nemico invisibile
Il nemico … Egli ha nomi diversi per tutta la giornata. E ‘invisibile, subdolo, nascosto. Questo non è né un uomo né un istituto. E’, ascoltando i discorsi, un “sistema” che crea capri espiatori.
“Io non credo in questa bella storia guidata dal potere dell’Islam che sarebbe il nemico assoluto. No, io non la penso così. Si tratta di uno strumento, un importante strumento dell’oligarchia per distruggerci, questo è sicuro. Questo è certo. Per sostituirci, per distruggere tutti i popoli europei. Con la violenza economica, con la sostituzione della popolazione, queste sono le armi di coloro che ci dirigono, anche oggi. Il nostro nemico si è piano piano identificato dopo la metà del XIX secolo, vale a dire, che in realtà non ha volto. Si chiama Junker, si chiama Macron, paradosso che un ministro della economia socialista viene da Rothschild, vale a dire che raggiungiamo cose straordinarie, è grandioso. Si chiama Rothschild, si chiama Lehman Brothers, si chiama Fondo monetario internazionale, si chiama BCE, si chiama come volete, sono intercambiabili. “
Arnaud de Robert del MAS
« L’islam, uno strumento di queste persone »
“L’Islam! “Grida un uomo con la testa rasata seduto nella stanza.
“L’Islam è uno strumento di queste persone, signore, non dimenticatelo. Non si può battere solo sulle conseguenze, è necessario colpire anche le cause. Un gruppo di musulmani, se possono costruire una moschea, è perchè abbiamo dato loro il diritto, che un banchiere ha firmato [applausi]. “
Infine, va a lodare una misura proposta da parte di alcuni partiti di estrema destra in Europa, il “re-immigrazione” rinviare gli immigrati nei loro paesi di origine (“Questo è grande. Ecco un’idea che è un vero contropiede. “). Perché l’ora, secondo lui è molto grave.
Questa guerra portata contro i popoli bianchi d’Europa è in una fase decisiva:
“E ci vedrà sia trionfare, sia semplicemente scomparire come civiltà, come cultura, come popolo, in quanto razza! “
Dopo il MAS, che ha riportato la vittoria incontrastata della giornata nell’applausometro, parleranno le due stelle della giornata. Gianluca Iannone, presidente di CasaPound e Konstantinos Boviatsis, del partito greco Alba Dorata. Questa è la prima volta che CasaPound e Alba Dorata sono invitati in Francia, la prima volta che prendono la parola pubblicamente.
CasaPound, in diretta dall’Italia
CasaPound è un partito di estrema destra italiana che è esiste fin dai primi anni 80. Sostenendo esplicitamente l’ideologia e la storia del fascismo, fa una sorta di mix tra le idee di estrema destra e riferimenti ad un discorso sociale. E ‘cresciuta a Roma, dopo aver occupato un edificio nel centro della capitale alla fine del 2003.
L’organizzazione vanta 5.000 soci e molti simpatizzanti. In particolare mirando in particolare ai 14-20 anni, il partito usa un discorso sociale per attirare la simpatia dei giovani di sinistra portandoli sul lato dell’estrema destra, l’argomento finale è quello di “opporsi al sistema.”
Oggi CasaPound cerca di fare il passo successivo e trasformare nelle urne i il suo successo con il pubblico. L’organizzazione è in trattative con la Lega Nord in Italia.
Il Presidente di CasaPound ha la testa rasata e la barba lunga. Parla con voce stentorea, lentamente, per marcare ciascuna delle parole che usa. Ha delle arie da guru davanti questa sala conquistata che beve le sue parole.
Dopo aver invitato sala da bandire la parola “impossibile” dal suo vocabolario, e di reintrodurre quella della “volontà”, farà una proposta: per creare un calendario commemorativo dei “camerati europei” martiri della causa nazionalista e identitaria.
“Sarebbe meraviglioso se si può parlare di un ‘Europa, della vera Europa. Per fare questo, è importante cominciare ispirandosi al sangue dei nostri martiri. Su un calendario annuale con diversi appuntamenti che sarebbero un’opportunità per noi di incontrarci. Il 7 gennaio, per noi a Roma, è la cerimonia di via Acca Laurentia. Il 7 gennaio abbiamo perso due camerati uccisi dai fascisti (immagino compagni NdR), dei commandos e un altro ucciso dalla polizia. Ed è questo dramma che poi ha iniziato una lunga lotta armata in Italia. Il 9 maggio, non vi sto dicendo nulla, è la morte di Sébastien Deyzieu a Parigi. Il 1 ° novembre con Emmanuel Kapelonis e Giorgos Foudoulis nostri camerati greci che sono stati assassinati ad Atene, e il 24 ottobre a Madrid. Quindi, questo rappresenta il sangue versato dai martiri. Ma vi troverete anche il nostro futuro. Una semplice parola può cambiare il senso della volontà. Questa parola marcherà il nostro destino, quello della vittoria. La stessa che ci permette di forgiare una forma di cameratismo che trascende i confini, superando il mondo. Abbiamo camerati in carcere in Francia, Italia, Grecia, dove la leadership di tutto un partito è stata rinchiusa senza ragioni o motivi. Questo dobbiamo trovare la forza di dichiarare alla stampa e a chiunque, per difendere i nostri camerati sulla strada della vittoria. “

Alba dorata, neonazisti greci
Da parte sua, Alba Dorata, il cui vero nome è Associazione popolare Alba Dorata, è un partito politico greco di estrema destra nato negli anni ’80. Qualificati di neonazista dalla stampa e gli specialisti dell’estrema destra, i suoi membri hanno sempre rifiutato l’etichetta.
Sotto lo slogan “Per una Grecia che apparterrà ai greci”, difende il nazionalismo, il diritto di sangue, le tesi xenofobe. Effettua nei quartieri popolari delle azioni sociali che gli è valso il sostegno della popolazione.
Nella fine degli anni ’90, ha partecipato alle elezioni, guadagnando a poco a poco nel 2000 sempre più voti in varie elezioni, pur rimanendo al di sotto del 5% dei voto.
A partire dal 2011, infiltrandosi nei vuoti lasciati dalla grave crisi che attraversa il paese, Alba Dorata assumerà un significato ancora maggiore in quanto aumenterà i successi elettorali. Quinta forza politica con il 7% dei voti nelle elezioni parlamentari 2012 (21 deputati su 300 nel parlamento greco), quarto nella municipale di Atene nel 2014, Alba dorata con il 9,4%, è diventata la terza forza politica greca nelle ultime europee.
L’assassinio da parte di un militante di Alba Dorata del rapper antifascista Pavlos Fyssas e l’arresto di diversi membri di spicco del partito (il suo fondatore Nikólaos Michaloliákos, e altri quattro deputati) nel 2013, non hanno fermato il suo successo elettorale.
Oggi, i ventuno deputati del partito sono sotto processo per appartenenza a un’organizzazione criminale. Il processo si terrà a breve.
Il rappresentante inviato da Alba dorata è oggi Boviatsos Konstantinos, portaborse parlamentare del eurodeputato greco del partito, George Epitideios.
Parlerà in italiano. Dopo aver espresso il suo disgusto per il suo posto di lavoro (vale a dire il Parlamento europeo “una grande farsa”), si è lanciato in un appello per i membri del suo partito che sono dietro le sbarre per “ragioni ingiuste ”
“Ci sono ancora otto deputati e quasi 60 camerati imprigionati. La loro unica colpa è quella di essere nazionalisti e amare il loro paese. I miei camerati e fratelli di lotta hanno detto che non ci sono capi d’imputazione. Ogni giorno inventano accuse senza prove. Siamo accusati di essere una “banda criminale”. Sono passati diciotto mesi che stanno cercando in montagna sottomarini, bombe, carri armati … Essi non hanno trovato ancora nulla. L’unica cosa che abbiamo come arma è la nostra anima. Hanno cercato di portare via la nostra anima. Hanno cercato di corromperci. Ma non potevano impedire al popolo. Noi siamo una forza laica di un nazionalismo laico. Siamo un movimento che nasce della gente, per la gente, e che morirà con la gente. Hanno paura di noi e ogni giorno, mentono alla stampa. Non possiamo più ascoltare o la radio o la TV in pace. Perché siamo criminali, assassini. 600.000 voti sono considerati criminali. Il 10% dei voti nelle ultime elezioni europee, sono considerati criminali. Abbiamo tre membri del Parlamento a Bruxelles, dunque, secondo il sistema, sono criminali. “
«rock contro il comunismo»
In quel momento, il mio registratore non aveva più batterie, ed era impossibile cambiarle senza rivelare ai miei vicini nella sala la presenza di questo apparecchio proibito in questi luoghi.
Di memoria, dopo aver chiamato la folla ad applaudire i “fratelli russi” che combattono in Ucraina, l’oratore di Alba dorata ha interpellato lo skinhead che aveva gridato “Islam” al discorso del MAS per dirgli ancora una volta che i musulmani erano “un’invenzione del sistema per ingannare il popolo, e deviare dalla sua vera lotta contro il suo vero nemico invisibile.”
Più tardi, come la notte cadde sulle torri di La Defense, i primi accordi di chitarra risuonano, concerti iniziano. In programma i francesi di Baignade interdite, gli italiani di Bronson e di Blind Justice.

Lascio lo spazio Jenny senza incrociare alcun poliziotto, e senza accorgermi di auto civetta che sorvegliano i luoghi. La prefettura dovrà ora spiegare come un tale incontro è potuto avvenire, solo un anno dopo che le più alte autorità statali francesi hanno annunciato di volere mettere al bando tali gruppi.
Daniel Dova