Violenza politica – Sono questi due dei personaggi che oggi daranno vita all’incontro di CasaPound in sala Regia – Il sindaco Arena non si vergogna?
L’Osservatorio: riprendiamo da Tuscia Web l’articolo di Carlo Galeotti in cui si commenta la decisione del sindaco Arena di concedere a la Sala Regia a CasaPound per un convegno,moderatori e partecipanti : pregiudicati per reati di violenza confermati con sentenza dalla magistratura. Ma tutto questo al sindaco non interessa …
Viterbo – Il sindaco Arena ha deciso legittimamente di dare la sala Regia a CasaPound. Legittimamente nel senso che può farlo. Ci mancherebbe. Ma il sindaco sa a chi ha concesso tanto onore? Abbiamo qualche dubbio.
Il fenomeno CasaPound ed estrema destra, che si intrecciano in vario modo, è stato per lungo tempo sottovalutato in questa provincia. Solo negli ultimi tempi qualcosa si è mosso.
E va detto che c’è stata una tolleranza anomala nella Tuscia e in Italia in generale per questo movimento che vede i suoi militanti e dirigenti spesso e volentieri coinvolti, indagati e condannati per fatti di violenza più o meno gravi.
Nella Tuscia si va dai manifesti abusivi e offensivi contro il papa, alle cinghiate vigliacche su un ragazzo indifeso, allo stupro messo in atto, con una ferocia inaudita e con un disprezzo truculento per le donne, da due esponenti di spicco, in quel momento, di CasaPound. Stupro non solo messo in atto da quelli che allora erano due esponenti di CasaPound, ma in un pub di CasaPound. L’Old Manner’s in pieno centro di Viterbo.
Il tutto con i vertici nazionali di CasaPound che di solito non condannano mai gli atti di violenza di loro associati. E anzi teorizzano la violenza come strumento per fare politica. Per essere chiari: non ci risulta un altro movimento politico nella Tuscia che teorizzi l’uso della violenza come strumento per far politica.
È questa la differenza sostanziale con gli altri movimenti e con un qualsiasi partito o associazione. La cosa che non si comprende è come mai tutto questo passi del tutto inosservato.
L’unica presa di distanza dei vertici di CasaPound, che ci risulta, è stata per lo stupro violentissimo all’Old Manner’s. E ci mancherebbe altro. Vista la ferocia e il comportamento vile che è stato messo in atto dai militanti di CasaPound: Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi. Condannati, a dir poco lievemente, dalla giustizia italiana. Due anni e 10 mesi per Licci e 3 anni per Chiricozzi.
E va detto, a contorno di questo caso gravissimo di violenza sessuale, che il disprezzo per le donne viene perfino decantato e cantato nei brani di un gruppo musicale di esponenti di primo piano di CasaPound nella Tuscia.
“Donna cesso, feticcio sessuale. Prendi più cazzi, compra meno cazzate”. È il ritornello di “Donna cesso” degli Hate For Breakfast, la band di musica “hardcore squadrista” di Alessandro Mereu, dell’allora leader provinciale viterbese di CasaPound. E poi la canzone continua: “Sono sessista e ne vado fiero e tu per me resterai sempre una puttana da due lire!”.
Insomma, un brodo di cultura non male.
Ecco, sindaco, lei ha dato la sala Regia a militanti e dirigenti di questo movimento. E badi bene che due dei protagonisti del convegno, in base alla locandina diffusa dal movimento stesso, sono persone già condannate in primo grado o in via definitiva per fatti di una violenza terribile.
Jacopo Polidori, tra i relatori principali dell’incontro, è accusato di aver preso a cinghiate un ragazzo indifeso e a terra insieme ai suoi sodali. E per questo è stato condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Un fatto terribile. Vergognoso. Mai da queste persone condannato.
Il ragazzo fu preso a pugni e cinghiate, in segno di massimo disprezzo della persona, e gli hanno urlato: “Fatti i cazzi tuoi, non prendere in giro CasaPound”. Paolo, la vittima di tale violenza, fu aggredito per aver condiviso su Facebook un’immagine con la scritta: “Chi mette il parmigiano sulla pasta col tonno non merita rispetto”. Una battuta ironica su CasaPound. Ma ironizzare su CasaPound non si può, e i ragazzi di un intero paese della provincia di Viterbo vivono nella paura senza che nessuno faccia nulla.
Capisce sindaco chi ci siamo messi in casa? Perché il palazzo comunale è casa dei cittadini.
Certamente si deve aspettare la sentenza definitiva, in questo caso. Ma intanto perché dare tutta questa agibilità? Questo onore?
Caro sindaco, ha a che fare con un movimento che teorizza e pratica la violenza. E lei gli apre le porte di casa. Li ospita nella stanza migliore. Bravo!
Ervin Di Maulo, nel convegno di CasaPound di oggi viene chiamato a fare il moderatore. Fatto incredibile per un personaggio più volte arrestato per episodi di violenza pura e condannato in via definitiva a quattro anni per il raid allo stadio di Magliano Romano, che per i magistrati è fin da subito una spedizione punitiva. Si sta parlando di bastonate ai tifosi dell’Ardita con quattro persone che finiscono all’ospedale, un paio con le braccia spezzate. In questo caso si tratta di un reato, un crimine gravissimo acclarato dalla magistratura. Senza “se” e senza “ma”.
Insomma, sindaco, stiamo parlando di braccia spezzate. Ha capito?
Ecco chi terrà il convegno sull’immigrazione. Lei è contento e soddisfatto?
Sinceramente si tratta di una vergogna non degna di lei. E va detto che, se si trattasse di formazioni di sinistra che professassero e praticassero la violenza, le direi la stessa identica cosa. Mai dalla parte dei violenti, la scelta nonviolenta non è di oggi per chi scrive. Nel segno di Aldo Capitini. Nel segno di don Milani. Nel segno di Mohandas Karamchand Gandhi. Nel segno di Martin Luther King. Io sto da questa parte. E lei?
Va pure detto che nessuno censura nessuno, questi signori possono dire, entro i limiti della legge, ciò che vogliono e possono riunirsi dove vogliono, entro i limiti della legge. Ma perché, sindaco, omaggiarli e onorarli concedendo la sala Regia? La sala delle grandi occasioni.
C’è poi l’aggravante che i leader e i militanti di CasaPound hanno portato la violenza nella nostra provincia da anni. Senza che nessuno ne parli con chiarezza. E lei che fa? Li fa entrare nel salotto buono della città. Come dire: ognuno si prende le sue responsabilità politiche e morali. Caro sindaco. Ma poi non ci si lamenti se in città c’è violenza…
E un dubbio viene: ma lei da che parte sta in fatto di violenza? Noi siamo contro sempre e comunque. E lei? Ah, lei ospita a casa nostra i militanti, condannati per violenze varie, di CasaPound. Senza neppure avere vergogna.
Ma, si sa, CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
Carlo Galeotti
CRONOLOGIA
Ecco solo alcuni casi, tra i tanti di questi anni, di violenza politica e non solo verificatesi nella Tuscia messi in atto da esponenti di primo piano di CasaPound e/o estrema destra.
Luglio 2007: Il 3 luglio, alle 3 di notte, uno studente universitario di 27 anni, uscito dall’ex pub Reverse a valle Faul, viene colpito in testa con una cinta. Secondo i testimoni, gli aggressori farebbero parte di gruppi di estrema destra.
Il 6 luglio nuova aggressione squadrista a Viterbo. Questa volta in piazza del Comune, ma sempre ai danni di uno studente universitario. Alle 2 di notte un 24enne viene fermato e preso violentemente a pugni da un gruppo di giovani dell’estrema destra, che gli spaccano la bocca e l’arcata sopracciliare. “Mi hanno chiesto una sigaretta – racconta la vittima -, ho sentito un colpetto sulla spalla, mi sono girato, mi hanno messo una maglietta sul volto e mi hanno preso a pugni”.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
Settembre 2008: Davanti a un bar di via Roma, nel centro storico di Viterbo, volano calci, pugni e bottiglie di birra. Un 35enne finisce al pronto soccorso: gli è stato rotto il naso e gli sono stati spezzati due incisivi. Il pestaggio sarebbe continuato anche quando il ragazzo era ormai a terra. I carabinieri, al termine delle indagini, hanno denunciato quattro giovani tutti gravitanti nelle aree dell’estrema destra.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
8 febbraio 2009: Ervin Di Maulo, noto negli ambienti dell’estrema destra e tra gli ultrà della Viterbese, insieme a due conoscenti, finisce a processo perché l’8 febbraio 2009 in una discoteca di Caprarola, ha una violenta discussione con altri tre giovani di Civitavecchia, culminata nella rottura dello specchietto di un’auto. Con i vetri, uno dei civitavecchiesi si è anche ferito.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
25 marzo 2011: Irruzione fascista a un incontro di Rifondazione comunista, associazione Fata Morgana, Anpi e Arci dal titolo “Confine orientale italiano, occupazione fascista dei Balcani e foibe”. Più di venti attivisti di estrema destra, lanciando rose e volantini, sono entrati a volto scoperto nella sala Gatti urlando insulti contro i presenti. “Gli unici crimini li avete commessi voi, partigiani titini infami assassini. Onore ai martiri delle foibe”, era scritto sui manifesti. Sul posto è intervenuta la Digos. Gli organizzatori dell’incontro parlarono di “provocazione squadrista” e “intento intimidatorio in puro stile fascista”.
Ma CasaPound non promuove la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
1 ottobre 2011: Due giovani viterbesi vengono picchiati con la fibbia della cintura e minacciati di morte in via San Lorenzo, nel centro storico di Viterbo, da quattro ragazzi. Tre vengono denunciati a piede libero perché minorenni, uno finisce in carcere. È Ervin Di Maulo, che orbita nell’area di estrema destra e che era già noto alle forze dell’ordine per episodi analoghi.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
14 luglio 2012: Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, aggredisce Filippo Rossi, direttore artistico di Caffeina. A San Pellegrino, proprio durante il festival culturale. “Uno schiaffone futurista” per Iannone, che gli è costato una multa di 800 euro e una provvisionale di 1500. “La violenza del pugno inferto alla parte offesa, tale da farlo cadere in terra, esclude che abbia voluto imporre alla sua vittima una sofferenza solo morale”, scrive il giudice di pace Alessandro Mandolini nelle motivazioni della sentenza. Un pugno, altro che uno schiaffone, per il quale Rossi ha avuto cinque giorni di prognosi. Il magistrato sottolinea “la volontà dell’imputato di arrecare nocumento a colui che in quel momento gli si è parato innanzi, a nulla rilevando con quali effettive intenzioni”. Iannone è stato condannato per lesioni, mentre è stato assolto dal reato di ingiurie (nel frattempo depenalizzato). “Sei una merda, infame. Sei un porco, un maiale”, disse a Rossi sputandogli in faccia. La condanna di primo grado è stata confermata anche in secondo grado.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
9 aprile 2013: 14 attivisti di estrema destra, tra cui Diego Gaglini, candidato sindaco di CasaPound Viterbo alle amministrative 2013, e cinque aspiranti inquilini occupano sette appartamenti delle palazzine adibite ad alloggi nell’area demaniale di fronte all’ingresso del Centro dell’aviazione dell’esercito sulla Tuscanese. I militanti e il gruppo intenzionato a stabilirsi negli alloggi con le proprie famiglie sfondarono il portone d’ingresso con una smerigliatrice. Ai cancelli le bandiere di CasaPound, poi rimosse dalla Digos intervenuta insieme ai carabinieri. Non un’occupazione ma un’azione dimostrativa, per gli attivisti di estrema destra: l’obiettivo sarebbe stato quello di sollevare il problema dell’emergenza abitativa. Ma gli alloggi dell’Aves sfitti da anni, sarebbero stati vuoti per problemi strutturali. I 19, tra cui alcuni militanti giovanissimi, sono stati condannati in primo grado a un mese di reclusione e al pagamento di una multa di 103 euro. Erano accusati di invasione arbitraria e deturpamento di edifici pubblici.
Ma CasaPound non promuove la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
16 novembre 2014: Il raid allo stadio di Magliano Romano, che per i magistrati è fin da subito una spedizione punitiva, inizia alle 11,30 di quella domenica. In campo scendono due squadre di terza categoria: i padroni di casa del Magliano Romano e l’Ardita San Paolo. Tifoserie di colore opposto. Poco dopo si scatena il parapiglia: i testimoni parlano di venti persone che si scaraventano sugli spalti. Tre minuti di bastonate ai tifosi dell’Ardita e poi via verso l’uscita. In quattro finiscono all’ospedale, un paio con le braccia spezzate. Nove viterbesi di estrema destra vengono fermati quella stessa mattina in auto a Civita Castellana. Scatta l’arresto e per quasi tutti la remissione in libertà dopo la convalida. Ervin Di Maulo, decano dei neofascisti viterbesi, Diego Gaglini, candidato sindaco di CasaPound Viterbo alle amministrative 2013, Jacopo Magnani ed Edoardo Fanti finiscono a processo subito per lesioni aggravate. Le condanne, a quattro anni per Di Maulo e a tre per Gaglini, Magnani e Fanti, sono diventate definitive. Insieme a Giovanni Lupidi, uno dei nove fermati, Di Maulo, Gaglini, Magnani e Fanti sono accusati anche di porto abusivo di oggetti atti a offendere. Gli altri fermati sono Federico Miralli, Alessio Reinkardt, Roberto Spolverini e Leonardo Ercolani, condannati in primo grado a tre anni e due mesi in un processo a parte con rito abbreviato. Rispondevano sia delle botte ai tifosi che del possesso dei bastoni usati nel raid.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
4 settembre 2015: È la notte di santa Rosa. Intorno alle 2 esplode una rissa a piazza del Gesù tra 20-30 persone. Ultrà della Viterbese e del Latina, gemellati e legati da consonanza politica in quanto gruppi di estrema destra. Un’esplosione di violenza gratuita legata all’alcol, tra lanci di sedie, tavoli, bottiglie e perfino un passeggino. Due i feriti, tra cui un 50enne finito in ospedale con un orecchio quasi reciso da una sediata. A dicembre, in due blitz a Viterbo e A Latina, la Digos sequestra coltelli, mazze di legno, la riproduzione di una Beretta e una maglietta utilizzata la notte della rissa. In diciotto sono a processo.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
11/12 febbraio 2017: Nella notte un 24enne di Vallerano, Paolo, viene picchiato ferocemente all’uscita da una pizzeria di Vignanello, vicino a un parco. In primo grado sono stati condannati a 2 anni e 8 mesi di reclusione Jacopo Polidori, presidente di CasaPound Cimini e dal 2018 consigliere del partito di estrema destra al comune di Vallerano, e il militante Luca Santini. Ma nelle carte dell’inchiesta sull’aggressione neofascista di Vignanello compaiono anche i nomi di Francesco Chiricozzi, ex consigliere comunale di CasaPound a Vallerano, e di Luca Santini, pure lui militante di estrema destra. Avevano entrambi 17 anni. “La vittima – hanno ricostruito gli inquirenti -, alla sua uscita dal locale, ha avuto la netta sensazione che Chiricozzi stesse svolgendo funzioni di palo. Subito dopo è stato inseguito e raggiunto da Santini e Bracci, che durante l’inseguimento urlava ‘Hai offeso CasaPound’ e che lo ha quindi colpito al naso con un pugno, e dallo stesso Chiricozzi. I tre sono poi stati raggiunti da Polidori che si è sfilato la cintura e, dopo aver battuto la fibbia sul palmo della mano, lo ha attinto con quattro o cinque cinghiate”. Una vera e propria “azione punitiva”, per gli inquirenti. Paolo è ‘colpevole’ di aver condiviso su Facebook due vignetta satiriche sgradite ai militanti. Tra un pugno e una cinghiata, quella notte, gli hanno urlato: “Fatti i cazzi tuoi, non prendere in giro CasaPound”. E mentre era già a terra col volto ridotto a una maschera di sangue, si sarebbe sentito dire: “Io non ti tocco, ma tu non devi più rompere il cazzo a CasaPound”. Un’aggressione che gli inquirenti hanno definito, fin dalla prima ora, come politica.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
26 marzo 2017:Intorno all’una di notte un 17enne resta vittima di un’aggressione politica. Fuori da un bar di piazza della Repubblica, a Vasanello, viene avvicinato da due militanti di estrema destra, che prima lo intimidiscono e poi lo inseguono mentre corre a rifugiarsi sull’auto del fratello. Il minore viene tenuto sotto assedio per la felpa che indossava, e alla macchina viene divelto uno specchietto.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
Aprile 2017: Intorno alle 2 della notte del 2 aprile, un 27enne inglese residente nella Tuscia viene massacrato con un ventina di cazzotti in pieno volto all’esterno di una discoteca di Viterbo e finisce all’ospedale. Sarebbe stato aggredito da almeno otto persone, che apparterrebbero ad ambienti di estrema destra. La questura, una volta rintracciati gli autori, ha escluso la matrice politica.
La mattina del 12 aprile uno striscione in stile di quelli di gruppi di estrema destra compare alla rotatoria di Santa Barbara, in strada Teverina. Pesanti gli insulti scritti sopra: “Dalla stampa rispettato, dagli ultras rinnegato. Fioroni merda”. Il destinatario era l’allora deputato del Pd.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
24 agosto 2017: In via Ferroni spunta uno striscione di CasaPound che imbratta un muro con una frase contro papa Francesco: “Bergoglio, facile fare lo ius con il soli degli altri”. In basso a destra, la firma con il simbolo della sezione di Viterbo del movimento di estrema destra.
Ma CasaPound non promuove la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
19 settembre 2018: Sotto il liceo Mariano Buratti di Viterbo appaiono dei manifesti e uno striscione del Blocco studentesco, associazione neofascista emanazione di CasaPound. “I ragazzi sono colpevoli”, la scritta. La mattina precedente la Rete degli studenti medi aveva ripulito il muro da scritte e graffiti e aveva presentato un progetto per farne un murales.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
2/3 novembre 2018: Nella notte, fuori dalla sede Usb di Viterbo, in via Garbini, viene appeso lo striscione “Il vero arditismo è solo fascista”. Accanto, il simbolo di CasaPound Italia Viterbo. La federazione provinciale dell’Unione sindacale di base, tramite un comunicato, parla di “attacco di stampo fascista. Così come nel ventennio – sottolinea la nota -, il nuovo, e allo stesso tempo vecchissimo, linguaggio politico fa credere a gruppetti di poter tornare ad attaccare camere del lavoro e case del popolo”. Un “attacco”, che la Usb ha definito “con toni provocatori e richiami dichiaratamente fascisti”, che “è stato denunciato alle autorità competenti come da prassi”. Il sindacato chiede che “questi gruppi, che si richiamano, per loro stessa voce, al fascismo vadano perseguiti in quanto tali. La Costituzione italiana, infatti, vieta qualsiasi ricostituzione, sotto tutte le forme, del fu partito fascista”. Infine, la promessa: “Nessun tipo di attacco o intimidazione ferma il lavoro di Usb, tanto meno quelli compiuti vigliaccamente di notte”.
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3 dicembre 2018: Intorno all’una di notte al Riello, tra il tribunale e l’Unitus, alcuni ragazzi affiggono un manifesto offensivo nei confronti di papa Francesco e del sindaco di Riace, Domenico Lucano. Il manifesto era firmato dal Blocco studentesco, l’associazione neofascista emanazione di CasaPound. Tre giovani vengono identificati dalla Digos e denunciati.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
17 gennaio 2019: Alle 2 di notte a Bagnaia, al termine dei festeggiamenti del focarone di sant’Antonio, cinque giovani di estrema destra “aggrediscono fisicamente con calci e pugni” tre membri del gruppo musicale Inna Cantina Sound. La band, che quella sera si era esibita sul palco di piazza XX settembre, stava caricando gli strumenti in auto. I cinque, inoltre, “sempre con calci”, avrebbero “deteriorato l’autovettura in uso” a una delle vittime, “rompendone gli specchietti retrovisori esterni ed abbozzandone il portellone posteriore”. Indagati per percosse, lesioni personali aggravate e danneggiamento, Francesco Chiricozzi, ex consigliere comunale di CasaPound a Vallerano, e i militanti Riccardo Licci, Andrea Pressutti, Andrea Ena e Alessandro Bracci. Al grido di “musicisti di merda, Viterbo è fascista, comunisti di merda, tornate a casa merde, questa è la nostra terra ed è nera”, hanno mandato al pronto soccorso una delle vittime: sette giorni di prognosi. Con un comunicato, gli Inna Cantina Sound hanno parlato subito di “aggressione fascista”. Un “inammissibile episodio di violenza e fascismo – scrivevano nella nota – contro chi esprime il suo pensiero attraverso la musica. L’aggressione fisica e verbale che abbiamo subito a fine concerto è un fatto grave: siamo stati accerchiati e insultati per i versi delle nostre canzoni da un gruppetto di fascisti”.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
23 marzo 2019: In occasione dei cento anni dalla nascita dei fasci di combattimento, il movimento fondato da Benito Mussolini e poi trasformato in Partito nazionale fascista, il Blocco studentesco, associazione neofascista emanazione di CasaPound, pensa bene di celebrare la ricorrenza affiggendo per Viterbo manifesti riportanti una citazione del duce.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…
11/12 aprile 2019: Nella notte nel pub Old Manners, in piazza Sallupara a Viterbo, Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci stuprano e filmano una 36enne. Chiricozzi, 19 anni, era consigliere comunale di CasaPound a Vallerano. Licci, 21 anni, militante. Il locale, di cui i due avevano le chiavi, fino a poco tempo fa compariva anche nell’elenco delle sedi ufficiali di CasaPound sul suo sito. In primo grado Chiricozzi è stato condannato a 3 anni di reclusione. A 2 anni e 10 mesi, invece, Licci. Hanno beneficiato dello sconto di un terzo della pena perché processati con rito abbreviato. Per entrambi l’accusa era di lesioni e di violenza sessuale di gruppo, con l’aggravante della minorata difesa della vittima. La 36enne era ubriaca e non cosciente. Arrestati il 29 aprile, dopo cinque mesi di carcere, da metà settembre sono ai domiciliare col braccialetto elettronico. Hanno già risarcito la vittima con 40mila euro, il risarcimento è poi salito a 60mila euro.
Ma CasaPound e l’estrema destra non promuovono la violenza, trattasi di fatto isolato e anomalo…