Il 10 giugno non si presentano “in proprio” né CasaPound né Forza Nuova, ma i post razzisti, contro ebrei e omosessuali, i “sieg heil”, le svastiche sui profili social di diversi candidati non lasciano dubbi. Tutti sono in due liste che sostengono l’aspirante sindaco di centrodestra Francesco Rucco
Da “La Repubblica”
Una scia di “sieg heil”, “dux”, “nobis”, “boia chi molla”, e poi svastiche, croci celtiche, post razzisti contro ebrei e omosessuali. Sono le “tracce” che una decina di candidati alle elezioni amministrative di Vicenza – distribuiti in due liste che sostengono la corsa del candidato sindaco Francesco Rucco – hanno lasciato sul web prima che, provvidenzialmente, per motivi di opportunità, gli addetti alla comunicazione e i candidati stessi provvedessero a “ripulire” i profili Facebook. Ma siccome nella piazza virtuale tutto o quasi resta inciso, ecco che rispuntano gli slogan nostalgici e gli inni al duce, a Hitler, le battute contro i gay e gli ebrei: un florilegio dell’odio e dell’intolleranza che – alla viglia del voto del 10 giugno – infiamma la vigilia elettorale. Se è vero che Forza Nuova e CasaPound non presentano liste proprie, è anche vero che molti dei candidati che cercheranno di portare acqua nel bacino di Rucco si sono distinti per post di inequivocabile tenore e dichiarazioni a dir poco imbarazzanti. A partire dai nomi inseriti nella lista “civica” di estrema destra Vicenza ai Vicentini (di fatto una declinazione territoriale di Forza Nuova, ce ne sono decine in tutta Italia). Ma vediamo alcuni esempi di dichiarate simpatie per nazismo e fascismo condite da post omofobi. Il 31 dicembre di otto anni fa – come ricorda il Giornale di Vicenza – Leonardo De Marzo, candidato nella lista Rucco sindaco, posta un articolo sull’allora presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Ecco il contenuto: “Sieg Heil ai camerati che hanno preso a calci nel sedere sua maestosità er froc…”. I rimandi e i simboli del Terzo Reich sono un “classico”, nella pancia nera di Vicenza. C’è chi, come Mauro Venzo, altro candidato della lista Rucco, preferisce le immagini: sul suo profilo social pubblica un’immagine della Hitler-Jugend e una foto d’epoca con una donna bionda in bicicletta e in bella vista la bandiera con la svastica. “E’ sempre difficile resistere alla tentazione di tornare”, scrive a commento della fotografia.
Una delle formazioni più giovani del Veneto neofascista è Progetto Nazionale di Piero Puschiavo, storico fondatore a metà anni ’80 dei Veneto Fronte Skinhead. Bene: l’ex presidente della sezione vicentina di Progetto, Nicolò Naclerio, fino a un paio di anni fa presidente del circolo di Vicenza di Progetto Nazionle, nel 2015 mette il like a un post sulla “menata delle Fosse Ardeatine”.
Veniamo ora alla lista a trazione forzanovista Vicenza ai Vicentini. Capolista è Stefano Boschiero, fondatore insieme ad altri del movimento Sovranità e Difesa Sociale. Quando Boschiero compie gli anni, gli amici gli dedicano auguri “identitari” – “auguri camerata”, “auguri fascistaccio” – ai quale il candidato risponde con un “Grazie. NOBIS” come usava nel ventennio.
E’ il fascismo del terzo millennio che, dal web alle piazze, ha smesso di nascondersi e ha rialzato la testa. A volte con la tecnica casapoundista dell’infingimento, altre volte senza sfumature. Molti dei post pubblicati dai sostenitori di Rucco che sono in partita alle amministrative sono corredati dal numero 88, ovvero la somma di due 8 laddove il numero sta a significare l’ottava lettera dell’alfabeto, la H di “Heil Hitler”. Un vecchio stratagemma “linguistico” utilizzato dai neonazisti per non dare nell’occhio con svastiche e slogan “in chiaro”. Alessandro Cegalin, stessa lista Vicenza ai Vicentini, proprio mandando gli auguri a Boschiero scrive 88, mentre “Dux Nobis Docet” è la frase che compare nel 2013 sul profilo di Massimigliano Piva.
Potevano mancare gli insulti a persone di colore e a omosessuali? Ovviamente no. Ci ha pensato Marco Crippa che insieme a simboli runici ha pubblicato una serie di post razzisti. Il 24 dicembre 2017 fa gli auguri natalizi postando una svastica con il berretto da Babbo Natale. I candidati pro-Rucco ce l’hanno poi con gli antifascisti, ovviamente. E non le mandano a dire. Samuel Guiotto ce l’ha con tutti quelli che “negano quanto ha fatto il duce e continuano ad insinuare che il fascismo è stato un male… vergognatevi”. Sempre Guiotto scrive su Fb: “Io credo nell’Italia immortale” ma anche in “Benito Mussolini suo grande figlio, nostro duce amato ed indimenticato”. Altro camerata candidato e altro saluto nero: Mauro Casalin, tra un link di CasaPound ed uno di Forza Nuova, si lancia in un “boia chi molla”, mentre Turi Sambo nel 2013 pubblica una torta di compleanno con una croce celtica. I neofascisti vicentini ricordano anche il nazileghista Luca Traini: ci pensa Nicola Zambon che mette un “mi piace” a un post con il quale Daniele Beschin (Forza Nuova) solidarizza con il naziskin di Macerata. Luca Traiani: l’uomo che a Macerata ha sparato contro degli immigrati. Nemici come gli ebrei. A ottobre 2013 Marco Bortolan, candidato con Fratelli d’Italia, commentò così le parole di Riccardo Pacifici presidente della comunità ebraica di Roma: “E’ un povero demente come tutta la sua stirpe”. Anche così il centrodestra vicentino si avvicina al duello elettorale del 10 giugno.