La London Metropolitan University cancella la presentazione di “Io,Matteo Salvini”

L’Osservatorio: La London Metropolitan University cancella la presentazione del libello “Io,Matteo Salvini” prevista la scorsa settimana alla presenza dell’autrice Chiara Giannini e dell’Editore Francesco Polacchi.
“La casa editrice è in contrasto con la nostra politica antidiscriminazione” così la motivazione che sottende la cancellazione dell’evento da parte dell’Università Londinese.

Come riportato da “Il Fatto Quotidiano” nell’articolo del 25 luglio 2019, ha raccontato la Giannini : “I ragazzi della Lega nel mondo” e dell’associazione locale di ragazzi italiani ‘The Vortex Londinium’ avevano organizzato la presentazione del libro per oggi in una sala della London Metropolitan University di Londra alla presenza mia e dell’editore Francesco Polacchi. Sembrava tutto a posto fino a due ore fa, quando una manager dell’università è venuta a dirci che non possiamo presentare il libro perché sostiene che, in base al loro regolamento, non si può presentare un libro che può danneggiare il buon nome dell’università“.

I “bravi “ ragazzi della “Lega nel Mondo” e di “Vortex Londinium”,la filiale locale di CasaPound,non si sono fatti però scoraggiare dall’imprevisto,organizzando poco distante un’oceanica presentazione che ha avuto come protagonisti Anthony Scatena, star della Lega UK, Francesco Polacchi e l’Autrice.

Anthony Scatena

Spargendo sulla loro pagina Fb il solito veleno fascista contro i Partigiani :                                                                       Già perché – così Vortex Londinium su Fb – non ci facciamo intimidire da questo branco di morti che camminano,parliamo dell’ANPI, quelli che alla fine della WW2 si nascondevano in montagna per sparare alle spalle delle truppe regolari in divisa,terrorizzando i civili,organizzando attentati dinamitardi e che nella maggior parte sono ormai defunti. Ma l’ANPI ha cambiato le sue regole : oggi chiunque si definisca anti-fascista può essere un membro. E possono ancora ottenere centinaia di migliaia di euro in contributo dello stato e continuare a contrastare la libertà di parola e di espressione.

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