Una fine del lockdown più “nera” del previsto

 

 

Un contributo dell’Osservatorio

Sembra che non ci sia limite alle nefandezze che ci tocca sopportare in questi già tristi tempi di post contagio; ci è toccato infatti vedere per giorni e giorni le piazze della Capitale lasciate nelle mani dei fascisti, di alcune centinaia di giovani e vecchi nostalgici,in cerca di obiettivi su cui riversare l’odio nato dalla frustrazione dell’essere gli eterni perdenti,i seguaci di un pensiero criminale inesorabilmente sconfitto dalla Storia.

L’Affaire Via Napoleone III

In principio sono state le “Mascherine Tricolori” ad ergersi il sabato a difensori delle famiglie ( italiane ) indigenti; in realtà erano i soliti militanti di CasaPound che dietro le parole d’ordine anti-governative coprivano gli interessi delle uniche famiglie in “emergenza abitativa” che a loro potessero interessare, quelle dei loro dirigenti, occupanti abusivi stanziali dello stabile in via Napoleone III. Quando il rischio dello sgombero del Grand Hotel CasaPound all’Esquilino è sembrato più concreto,l’arroganza di questi soggetti è arrivata a pianificare e a eseguire una seconda occupazione nel territorio del Municipio X ,ad Ostia, dove se necessario trasferire familiari,camerati “bisognosi” e il Quartier Generale dell’organizzazione.

E qui si affaccia il sospetto. Come fa CasaPound ad azzeccare le mosse giuste nei tempi giusti ? Lungimiranza ? O le imbeccate giuste da parte di chi dovrebbe “sanare” questa anomalia nel centro storico di Roma ? Riportano le cronache dei quotidiani che poche ore prima della “formale” ri-apertura dell’antica diatriba sullo sgombero di Via Napoleone III,siano stati convocati in Questura alcuni militanti di CP ai quali sarebbe stata “spifferata”la notizia del prossimo sequestro e successivo sgombero dell’immobile occupato. Strane procedure quelle dei funzionari della Questura ! Chissà se sono gli stessi che agirono da “mediatori” tra Iannone e Guardia di Finanza quando quest’ultima a Ottobre del 2017 tentò,non riuscendoci, di entrare per verificare numero e identità degli occupanti. Riepilogando : funzionari della Questura,immaginiamo della Digos, convocano gli occupanti per anticipargli informalmente la notizia del possibile sgombero,consentendogli nei fatti di preparare le contromosse necessarie.

Solo leggerezze di singoli funzionari o “ordini di scuderia” ?

Una domanda senza risposta, perché se da un lato alcuni fatti potrebbero sembrare frutto di iniziative di singoli, dall’altro è la gestione in genere dell’ordine pubblico che sembra orientata a dare spazio a manifestazioni ed eccessi che legittimano forze politiche dichiaratamente fasciste e come tali da sciogliere perché illegali.

“ Giuliano … Giuliano”

Allargando la questione a Forza Nuova,nello specifico della manifestazione degli Ultras “Ragazzi d’Italia”,anch’essi fascisti quel concitato invocare il nome “ Giuliano,Giuliano” (Castellino) da parte di funzionari preposti a mantenere l’ordine pubblico al Circo Massimo ha lasciato molti basiti. Il ricordo è andato subito a quel “Francesco,Francesco” anche lì rivolto da un poliziotto a un fascista, a Francesco Polacchi, durante le violenze di Blocco Studentesco a Piazza Navona nel 2008. Il paradosso che non può essere sfuggito ai responsabili in piazza, è stato nel chiedere di contenere i camerati più facinorosi proprio a quel Giuliano (Castellino) che aveva scatenato con il proprio comportamento violento il succedersi dell’aggressione a reporter e polizia, un giovane evidentemente ritenuto affidabile con una fedina penale lunga chilometri. Il racconto dei fatti diventa poi un tantino più pruriginoso quando nelle fasi concitate dell’aggressione fascista ai giornalisti ,altri funzionari di PS invitano i reporter ad andare via,con maniere anche spicce, imputando nei fatti alla loro presenza la reazione violenza degli Ultras.

Se altrimenti si decidesse di allargare la lente di osservazione non può sfuggire che la strategia applicata per esempio allo sgombero degli stabili occupati non risponde a criteri di equità. Invocando una lista delle priorità,interpretata letteralmente,senza tener conto delle richieste di ripristino della legalità sottoposte dagli Amministratori locali,la Prefettura come primo atto dal proprio insediamento ha proceduto allo sgombero 300 persone ,delle quali 80 minorenni da un Istituto Agrario occupato a Primavalle,lasciando invece tranquilli gli occupanti di CasaPound in via Napoleone III. Questa tacita tolleranza per i fascisti , evidentemente legittima i funzionari a “cooperare” e i fascisti stessi ad alzare l’asticella delle proprie pretese di impunità. Che la dott.ssa Gerarda Pantalone,sia stata fortemente voluta a capo della Prefettura di Roma dall’allora Ministro degli Interni,Matteo Salvini è cosa risaputa come è arcinota l’alleanza elettorale e non solo,che dal 2015 regola i rapporti tra i vertici di CPI e Lega.

Colpevole di essere fedele alla Costituzione

E’ tanto forte in CasaPound e dintorni,la certezza della propria impunità che nello stesso giorno in cui il bollettino delle violenze si aggiorna con un giovane Spezzino ricoverato con 30 giorni di prognosi per le violenze infertegli dal referente locale di CP, il Primato Nazionale,organo del gruppo politico, avvia il linciaggio mediatico di Eugenio Albamonte,il GIP che ha richiesto e ottenuto il sequestro della sede di Via Napoleone III accusando il gruppo di Iannone di associazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale ; secondo la testata giornalistica ,il magistrato sarebbe colpevole di aver  pubblicato sulla propria pagina fb un post di celebrazione del 25 Aprile,Festa della Liberazione.

Insomma,sono in molti a temere i colpi di coda delle Tartarughe Frecciate che se “buttate a mare” dalle amicizie altolocate potrebbero trascinare nella loro caduta figure politiche e istituzionali di spicco,una fitta rete di ricatti come quelli che costringono il Giuliano di cui sopra, nel ruolo di Masaniello fascista,ruolo dove in cambio trova la copertura politica e finanziaria necessaria a contenere i suoi numerosi guai giudiziari legati alle attività criminali “comuni”.

a Sinistra … ?

Vedremo nelle prossime settimane se la cura Albamonte avrà prodotto gli effetti auspicati,perché è cosa certa che l’impunità di cui i Fascisti hanno goduto nella Capitale è stato e potrebbe continuare ad essere l’elemento di maggiore attrattiva nei confronti della rabbia giovanile e del disagio sociale figlio dell’aggravamento della crisi economica pre-covid. Le proteste messe in campo a Roma dalla destra, Mascherine Tricolori,Marcia su Roma,FdI con Lega e Ultras, quelle che nella consecutio dovevano rappresentare una prima spallata al governo, hanno avuto in comune una modesta partecipazione e dimostrato una minima rappresentanza del tessuto sociale romano.

Piazza del Popolo a Roma domenica 7 giugno

                                                                                                        Sarebbe però sbagliato affidare il proprio futuro di società democratica e antifascista alle sole Istituzioni, rinunciando a mettere in campo una presenza dal basso che rappresenti le insoddisfazioni dei più sofferenti lasciandoli nelle braccia della destra eversiva. Il compito è arduo ma necessario e Piazza del Popolo gremita di gente venuta la scorsa Domenica da tutta Roma per ricordare George Floyd e dire No al razzismo, dimostra che questa missione è possibile.

 

Social:
error

Leave a Reply